La prof. Alessandra Viviani commenta la sentenza del tribunale di Coblenza che ha condannato all’ergastolo l’ex colonnello siriano Anwar Raslan, ritenuto responsabile di crimini contro l’umanità. Vedi il video dell’evento sul canale YouTube di ArciAtea.

Il 13 Gennaio 2022 il tribunale di Coblenza ha condannato all’ergastolo l’ex colonnello siriano Anwar Raslan, ritenuto responsabile di crimini contro l’umanità, per decine di casi di omicidi e violenza sessuale e di migliaia di torture mentre prestava servizio come dirigente degli apparati di sicurezza del governo di Assad nella prigione di Al-Khatib, vicino a Damasco, nel 2011 e 2012. Raslan aveva poi disertato e era arrivato in Germania nel 2014, come rifugiato con visto umanitario, e viveva a Berlino, dove era stato riconosciuto da alcune vittime di torture.

Il processo Al Khatib non è solo di importanza storica per i siriani, ma anche per la più ampia comunità internazionale e per lo sviluppo del diritto penale internazionale, nonché per il principio di giurisdizione universale. Nel giudicare i crimini internazionali commessi al di fuori della Germania, dove né la vittima né l’autore del reato sono tedeschi, in base al principio della giurisdizione universale – intesa come uno strumento di ultima istanza contro l’impunità dei crimini contro l’umanità – la Corte di Coblenza non si limita a dare applicazione al diritto tedesco, ma piuttosto garantisce concreta applicazione al diritto internazionale per conto della comunità internazionale. Si tratta, tuttavia, di un meccanismo che non risolve tutte le questioni legate all’impunità di questi gravi crimini.

Alessandra Viviani è professoressa ordinaria di Diritto internazionale e International Economic Law presso il Dipartimento di Scienze Politiche e internazionali dell’Università di Siena; delegato del Rettore per l’internazionalizzazione della didattica e le relazioni internazionali (2010-2016); membro fondatore del Centro Interuniversitario di Ricerca su diritti umani, immigrazione e stranieri (CIRDUIS). Numerose partecipazioni a progetti internazionali; collaborazione con University of London, Toronto University, University of Coimbra, Jagiellonian University of Krakow, Universtity of Gyor; partecipazioni a seminari e convegni, pubblicazioni in monografie, volumi collettanei e riviste.