con Valerio Pocar alla Casa della Cultura di Milano per ricordare Margherita Hack, astrofisica, militante laica, per i diritti civili politici e sociali, e anche animalista
Vedi il video dell’evento sul canale YouTube di ArciAtea (vedi anche le playlist del canale).
Ascolta i file audio mp3 dalla pagina PODCÂST di ArciAtea.
Scarica il pdf della locandina in A4; vedi la foto Gallery e la pagina sMHack Day dedicata alle celebrazioni di super Margherita Hack; nella Piccola biblioteca di Arciatea c’è Oltre lo specismo. Scritti per i diritti degli animali, Mimesis 2020. Vedi la Foto Gallery.
[dall’introduzione di Giancarlo Straini]
Non è certo nostra intenzione santificare Margherita Hack, sarebbe stata la prima a rifiutarlo, tuttavia ricordare la sua figura può aiutarci a porci delle domande e anche a darci qualche risposta.
Margherita Hack (Firenze, 12 giugno 1922 – Trieste, 29 giugno 2013) è stata un’astrofisica, una divulgatrice scientifica e socialmente impegnata. L’astrofisica era (è ancora) un campo occupato prevalentemente da uomini; ciononostante ha diretto un osservatorio astronomico, ha insegnato in varie università, ha fatto parte dell’Accademia Nazionale dei Lincei e delle più prestigiose società di fisica e astronomia.
È diventata molto popolare come divulgatrice scientifica, grazie anche alla sua capacità di esprimere concetti complessi con allegria e senso dell’umorismo. Margherita Hack era una donna sicura di sé, ferma nelle sue convinzioni, ma capace di dialogare con spirito critico: qualità non apprezzata da tutti perché era comunque una persona scomoda per l’estabilishment.
Dichiaratamente atea, denunciava le superstizioni antiscientifiche, era presidente onoraria dell’UAAR (insieme a Valerio Pocar). Politicamente schierata a sinistra, ha continuato a definirsi comunista anche dopo l’89, sempre schierata per i diritti degli oppressi, per l’uguaglianza e la giustizia sociale. Margherita e il marito Aldo non avevano figli, per scelta deliberata. Era a favore delle libertà sessuali, di aborto, eutanasia, fecondazione artificiale, sperimentazione sugli embrioni umani (ma contraria alla sperimentazione animale).
Qui ci avviciniamo all’oggetto della serata, perché Margherita Hack era anche vegetariana e animalista, un aspetto poco ricordato della sua personalità che stasera vogliamo esaminare con Valerio Pocar.
Valerio Pocar, ora in pensione, è stato professore ordinario di sociologia del diritto e di bioetica nell’università di Milano-Bicocca, presidente della Consulta di bioetica e dell’Associazione di studi su diritto e società, esponente di diverse società scientifiche, Garante per la tutela degli animali per il Comune di Milano; è socio fondatore e attualmente rappresentante del Movimento Antispecista e autore di numerose pubblicazioni.
Ha quindi tutte le migliori caratteristiche per affrontare il tema. Abbiamo convenuto di utilizzare una griglia per strutturare la conferenza: innanzi tutto definendo il significato del termine antispecismo, poi affrontando la questione dei diritti degli animali non umani; successivamente alcune considerazioni sul movimento animalista europeo; lo stato del diritto in materia; il ruolo delle religioni e altre questioni che eventualmente porranno con domande e commenti i presenti in sala e chi ci segue da remoto.