Apprendiamo dalla stampa che abbiamo un cappellano cattolico anche al Ministero degli Esteri. Ce lo ripete anche Radio Maria: “Per la prima volta un cappellano in un ministero. Lo ha nominato alla Farnesina Antonio Tajani, in persona, a fine novembre. Lui si chiama don Marco Malizia, dispone ora di un ufficio al primo piano a pochi metri dalla stanza dello stesso Tajani e figura come «consigliere ecclesiastico del ministro degli Esteri»”.

Il Messaggero dichiara che l’incarico sarebbe a titolo gratuito; supponiamo nel senso che non riceverebbe direttamente uno stipendio dalla Farnesina, però non pagherebbe nulla per l’ufficio e le agibilità nel Ministero.

Sempre Radio Maria ci informa che “Nominato a fine novembre, prima volta in un dicastero, è incaricato di «dare conforto a tutti i dipendenti a prescindere dal proprio credo»”. Si noti (ma questa non è una novità) che i preti cattolici non vogliono “confortare” solo i loro fedeli (peraltro in calo costante) ma pretendono di confortare proprio tutti, anche gli atei, gli agnostici e gli aderenti a altre religioni.

La società (non solo quella italiana) è sempre più articolata, non solo per le migrazioni; aumentano gli atei e gli agnostici, la maggioranza di chi ancora si dichiara credente in qualche divinità comunque non partecipa ai riti e non segue i precetti, tranne una minoranza che talvolta si radicalizza (non solo gli islamici).

L’aumento del pluralismo culturale, religioso e degli stili di vita dovrebbe portarci a rafforzare la laicità, quella dell’etsi deus non daretur (come se dio non fosse dato), cioè garantire a tutti nella sfera privata di professare la propria religione o di non professarne alcuna, ma evitare che nella sfera pubblica si usino argomenti dogmatici, religiosi o politici, “Verità” assolute, indiscutibili perché “rivelate”.

Don Marco Malizia era cappellano presso la Guardia di Finanza e il suo “conforto” ha forse evitato qualche controllo fiscale alla Chiesa cattolica. Il suo “sbarco” alla Farnesina è un evidente segnale di mancanza di laicità, che ha provocato una forte protesta della CGIL, contro cui si sono scagliati i media della destra, che ripete lo slogan dio-patria-famiglia, anche se non rispettano i comandamenti del loro dio, svendono la sovranità della nostra patria, fissano regole “tradizionali” ma solo per le famiglie degli altri.

Ormai c’è una inflazione di cappellani: più i cattolici diminuiscono nella società, più aumentano nelle istituzioni, nonostante la laicità sia un “principio supremo”.

La foto è tratta dal profilo X di Gasparri. Vedi anche: