In un corsivo (“Crisi, poteri e Chiesa in Montenegro”) sul Corriere della sera del 22 agosto 2022, Irene Soave ci informa sulla caduta del governo di Dritan Abazovicć, probabilmente legata anche alla disastrosa gestione della pandemia e all’esplosione di contagi nel 2020 in occasione del funerale del vescovo ortodosso di rito serbo Amfilohije Radović, che sosteneva che il Covid “si cura con pellegrinaggi e acqua santa”, ciò nonostante morto proprio di Covid.

Soave ci indica, senza dirlo esplicitamente, i legami della chiesa ortodossa montenegrina con la Russia di Putin e Kirill, tramite la Serbia da cui “nel 2006 il Montenegro si è staccato col referendum, aderendo poi alla Nato nel 2017”, e conclude: “quando sabato il Parlamento si è trovato a discutere un decreto firmato dal primo ministro Abazović, che assegnava alla Chiesa ortodossa di Belgrado più poteri che alle altre comunità religiose, e alcuni diritti di proprietà immobiliare, i deputati hanno votato secondo coscienza. E sfiduciato il governo. Le democrazie, come il Covid, hanno i loro vaccini”.

Non conosciamo a sufficienza il Montenegro per valutare se la condivisibile reazione “secondo coscienza” alla concessione di ulteriori privilegi alla chiesa ortodossa sia stata motivata solo da lodevoli esigenze di laicità dello Stato o anche da identitarismi etnici o schieramenti geopolitici.

Conosciamo però i tanti privilegi della chiesa cattolica in Italia e ricordiamo che – certo in modo meno spudorato, ma non meno stringente – il Vaticano ha preteso, per la partecipazione ai riti religiosi, una normativa meno rigorosa rispetto a altri ambiti (green pass per teatri, palestre, manifestazioni sportive, esercizi pubblici, ecc.) che oggettivamente erano altrettanto se non meno rischiosi.

Auspichiamo che Irene Soave e il Corriere della sera attivino il vaccino della democrazia “secondo coscienza” anche per la laicità in Italia.

Vedi anche

ma anche quello che succede in Italia:

DL Covid del 23 luglio 2021: in chiesa si PASS sempre, anche senza GREEN

… Stride però – per mancanza di laicità – il trattamento diverso riservato alle celebrazioni religiose: ascoltare un monologo in teatro è diverso dall’ascoltare una predica dal pulpito? piegarsi in palestra è diverso dall’inginocchiarsi in chiesa? ingerire un cornetto (diabolico!) seduti al bar è diverso dall’ingerire un’ostia? lanciare palle allo stadio è diverso dal lanciarle dall’altare?