ne hanno discusso alla Casa della Cultura Via Borgogna 3 Milano lo storico Paolo Portone, direttore scientifico del Centro insubrico ricerche etnostoriche e Alessandra Stevan presidente di ArciAtea Rete per la laicità APS; ha artecipato anche il Comitato per la memoria delle vittime della caccia alle streghe che si propone la creazione di un monumento contro l’intolleranza di tutti i tempi, da porre in Piazza Vetra a Milano, dove una volta venivano eseguite le condanne.
L’abstract della relazione di Paolo Portone: Imago diaboli. L’eresia delle streghe a Milano tra Medioevo ed Età moderna
Milano è stata il laboratorio dell’Inquisizione, nel convento di Sant’Eustorgio con il domenicano Pietro da Verona, dove è stata inventata la figura della strega diabolica, poi “esportata” in tutta l’Europa.
Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle (Voltaire), ma la storia ci insegna come si siano formati schemi di esclusione, intolleranza e persecuzione, che hanno profonde radici nel passato e che agiscono tuttora.