Il trend dei fedeli è in netto calo (verso l’infernale sottosuolo) ma quello dei santi è in vorticosa ascensione (verso i paradisiaci cieli); c’è l’orso dei fedeli ma il toro dei santi, riassumerebbe in una immagine un broker della finanza.
La celebre frase di Bertolt Brecht “Beato il popolo che non ha bisogno di eroi” potrebbe essere parafrasata in “Eroico il popolo che sopporta così tanti beati”, cioè noi che viviamo in questo Stato che dovrebbe essere laico.
Gli ultimi papi si sono scatenati nella proclamazione di santi e di beati: Giovanni Paolo II ha canonizzato 482 santi, papa Francesco ha canonizzato 942 beati e una sfilza di santi, il rapporto santi/fedeli sale molto più del debito/PIL e non c’è neanche un accenno di spending review.
Più gli ordini religiosi faticano a trovare proseliti, più se ne santificano i fondatori, anche per accontentare le lobby delle confraternite in una “Ecclesia Catholica” (l’assemblea universale dei cristiani) sempre più particolare e rissosa.
Poi c’è il problema dei giovani. La secolarizzazione procede ovunque, con qualche minoranza che si radicalizza e le maggioranze che – quando non si dichiarano esplicitamente atee o agnostiche – comunque adottano una religione a bassa intensità, una appartenenza senza credenza.
La religiosità resiste un po’ di più tra gli anziani, soprattutto donne, ma crolla letteralmente tra i giovani e le giovani che, semplicemente, si sentono in gran parte estranei, disinteressati, a tutte le religioni.
Che può fare un papa in questi casi? Ovvio, proclama un santo giovane: Carlo Acutis (santificazione preannunciata per il 7 settembre 2025).
Per proclamare qualcuno prima beato (“ovvero un posto speciale in Paradiso, ma ne viene anche promossa la venerazione da parte dei fedeli”) e poi santo “occorre seguire una particolare procedura“.
Anche wikipedia ci informa che “Tra le sue grandi passioni c’era l’informatica, della quale si serviva per divulgare e testimoniare la fede attraverso la realizzazione di siti web; per questo motivo, da quando è stato beatificato, viene ipotizzato dai media come possibile futuro patrono di Internet e tra i suoi attributi vi è il personal computer.”
Inoltre, “Papa Francesco ha deciso la sua canonizzazione a santo grazie al riconoscimento di due miracoli: la guarigione di un bambino brasiliano e di una ragazza costaricana.”
Un po’ pochino – ci sia consentito commentare – per certificare una santità informatica riconoscibile dai giovani. Forse sarebbe stato più efficace il miracolo di moltiplicare i like e le visualizzazioni sui social, o di aumentare i giga della ricarica, o di assicurare almeno due tacche di campo in 5G.
Ma non ci hanno voluto consultare nel processo di canonizzazione…
vedi anche:
Il miracolo è Medjugorje Settembre 23rd, 2024
Le donne di Bergoglio: sante “della porta accanto” Dicembre 7th, 2021