L’evoluzione – sostiene Dawkins in questo saggio – è cieca: non vede dinanzi a sé, non pianifica nulla, non si pone alcun fine. Eppure, come un maestro orologiaio, ha prodotto risultati di straordinaria efficacia e precisione, organi perfetti e funzioni raffinate in un crescendo di complessità che distingue nettamente gli esseri viventi dagli oggetti della fisica, affascinanti proprio nella loro semplicità. Ricco di sense of humour nella miglior tradizione britannica, L’orologiaio cieco è un libro originale, pieno di informazioni, paradossi, osservazioni inaspettate; un classico della divulgazione scientifica contemporanea che costituisce la più completa e chiara spiegazione, rivolta al grande pubblico, della teoria dell’evoluzione e della selezione naturale, oltre che una circostanziata difesa del darwinismo dai numerosi attacchi di cui oggi è fatto segno.

Richard Dawkins (Nairobi 1941), biologo evolutivo, membro della Royal Society e della Royal Society of Literature, ha ottenuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo, fra cui il Premio Cosmos 1997. Nel 2008 ha lasciato la cattedra Charles Simonyi di Comunicazione della scienza a Oxford, ma è rimasto fellow del New College. Ha pubblicato opere di grande successo sui recenti sviluppi della biologia moderna: Il gene egoista (Zanichelli 1979; Mondadori 1995), Il fenotipo esteso (Zanichelli 1986), L’orologiaio cieco (Rizzoli 1988; Mondadori 2003), Il fiume della vita (Sansoni 1995), Alla conquista del Monte Improbabile (Mondadori 1997), L’arcobaleno della vita (Mondadori 2001), Il cappellano del diavolo (Raffaello Cortina 2003), Il racconto dell’antenato (Mondadori 2006), L’illusione di Dio (Mondadori 2007), Il più grande spettacolo della terra. Perché Darwin aveva ragione (Mondadori 2010).