12 luglio 1942: Lo Stato indipendente della Croazia istituì un campo di concentramento a Jastrebarsko (vicino a Zagabria).
Questo campo doveva ospitare solo i bambini, principalmente quelli serbi. Il campo era sorvegliato dagli ustascia e custodito dalle suore cattoliche (Societas Filiarum Caritatis a S. Vincentio de Paulo).
Il campo durò appena pochi mesi, ospitò più di 3000 bambini di cui tra il 400 e il 1500 morti per vari motivi legati alle cattive condizioni in cui si trovavano (malnutrizione e malattie).
Un mese dopo l’installazione del campo, i partigiani organizzarono un attacco contro di esso e liberarono 300 bambini, questo convinse gli ustascia che il campo non poteva essere tenuto, così decisero in ottobre di smantellarlo.
È una delle pagine più scure della storia croata e probabilmente quella che mostra il profondo legame che avevano la Chiesa Cattolica e il Regime.
La Chiesa Cattolica non ha mai condannato questi eventi e sebbene lo Stato Croato abbia istituito un memoriale, nessuna autorità statale ha mai celebrato questa ricorrenza.
(fonte Andrea Zamboni Radić)