Il volume racconta in che modo le religioni sono diventate oggetto di studio di una scienza relativamente giovane come la sociologia. A partire dagli autori più rappresentativi – da Comte a Luhmann – l’intento è fare emergere i concetti fondamentali che dalla seconda metà dell’Ottocento a oggi costituiscono la cassetta degli attrezzi per un’analisi sociologica dei fenomeni religiosi. Due testi classici di Durkheim e Weber e due grandi inchieste recenti di tipo quantitativo consentono di osservare il passaggio dalla teoria all’analisi dei fenomeni e dei comportamenti, mentre lo studio della religione come organizzazione permette di illustrare come da un messaggio originario si sviluppino vie spirituali e modelli profondamente differenziati. Ciò consente, tra l’altro, di individuare analogie e differenze tra il cristianesimo, l’ebraismo, l’islam, l’induismo e il buddhismo. Ma che cosa significa concretamente studiare e analizzare con gli strumenti della sociologia della religione alcuni temi oggi emergenti? Conflitti religiosi, guerra e martirio, ma anche genere, comunicazione, politica, economia e carisma vengono messi sotto osservazione al fine di cogliere prospettive originali per la comprensione del mondo contemporaneo. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.