Oxfam ha pubblicato, alla vigilia del Forum di Davos, il suo nuovo rapporto “Bene pubblico o ricchezza privata?” in cui denuncia che la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi, i più ricchi pagano sempre meno tasse, la riduzione della povertà estrema rallenta, l’accesso ai servizi essenziali è precluso a molti, gli uomini possiedono il 50% di ricchezza in più delle donne. Per porre fine a disuguaglianza e povertà – dice il rapporto – bisogna erogare servizi sanitari ed educativi universali e gratuiti, riconoscere l’enorme lavoro di cura svolto dalle donne, porre fine a sistemi fiscali che avvantaggiano ricchi individui e grandi corporation.

Riportiamo solo due dati: la quota di ricchezza del 5% più ricco degli italiani è la stessa del 90% più povero; quella posseduta da 26 (ventisei) individui nel mondo equivale a quella di 3,8 miliardi di persone.
Condividiamo l’analisi e le proposte di Oxfam e ci domandiamo come sia possibile giustificare disuguaglianze così estreme.

C’è chi ritiene che le disuguaglianze siano naturali: anche tra gli animali ci sono prede e predatori, le razze forti prevalgono sulle deboli, i maschi sulle femmine. Da qui il razzismo e il sessismo; e anche il superomismo per cui le diversità sarebbero tali da giustificare una élite di superuomini che sovrasti la massa (dei sub-umani per i fascismi, degli ignoranti o incapaci per gli elitisti “democratici”).

Altri sembrano accettare il principio di uguaglianza, ma poi giustificano le disuguaglianze di fatto:
– con la meritocrazia; però i parametri per misurare il “merito” sono stabiliti dai più ricchi che usano il loro potere per creare “regole” che li rendano ancora più ricchi e potenti;
– con la religione; ci dicono che gli ultimi saranno i primi nel Regno dei Cieli, questa è la imperscrutabile volontà di Dio, per ora accontentatevi della gerarchica carità;
– con la realpolitik; con la storia si spiega come siamo giunti a questo punto ma poi, spesso, si finisce per giustificare una rassegnata accettazione.

Non dobbiamo, invece, rassegnarci a subire queste disuguaglianze e ad accettare queste “giustificazioni”: il cantiere aperto dell’illuminismo ci indica la strada verso un mondo di liberi e uguali che si autodeterminano, un mondo per cui lottare.

Approfondimenti da Oxfam
Public Good or Private Wealth? Il rapporto integrale in inglese
Bene pubblico o ricchezza privata? Sommario in italiano
Disuguitalia. I dati sulla disuguaglianza economica in Italia. Inserto del rapporto “Bene pubblico o ricchezza privata?”