ArciAtea celebra il Darwin Day, ovvero il giorno della nascita di Darwin. Del nostro Darwin, possiamo dire a buon diritto, perché il cammino che arriva dal razionalismo all’agnosticismo all’ateismo passa da Darwin. Maria Turchetto e la redazione de L’Ateo furono i primi a celebrare nel 2003 a Roma il Darwin Day nell’ambito della settimana anticoncordataria Sempre i medesimi hanno curato “ Il nostro Darwin” una raccolta tratta dalle pagine de L’Ateo. Ricorre anche il 150 anno della pubblicazione de L’Origine dell’uomo di Darwin di cui vi parlerà Turchetto. Io invece vorrei riprendere a mo’ di introduzione L’Origine delle specie Questo libro fondamentale fu edito il 24 novembre 1859 a Londra per Murray in 1250 esemplari, tutti esauriti nello stesso giorno. Qui vedete la copia anastatica del libro, tratta dalla edizione originale conservata nel museo civico di storia naturale di Milano. Dopo quella, altre 5 edizioni comparvero, ancora vivo Darwin, e poi l’enorme successo editoriale mondiale.La figura di Darwin ricorre nella nostra storia, qui vediamo una medaglia della Royal Mint in occasione dei 200 anni dalla nascita di Darwin.La pubblicazione ripercorre le tappe della vita di Darwin, da lui bambino con la sorella Catherine, al ricordo del nonno Erasmus, autore di Zoonomia nel 1794, alla sua passione di collezionare fiori , minerali e uccelli e all’evento da lui stesso ritenuto fondamentale, imbarcarsi sul Beagle come naturalista geografo e rimanere in viaggio per 5 anni. Assieme a lui era imbarcato come pittore, disegnatore Augustus Earle , di cui vediamo La vita dell’equipaggio sul Beagle, pubblicato in Darwin e noi di Giuseppe Montalenti, ed Editori Riuniti. Earle però sbarcò a Montevideo dopo un anno, per motivi di salute.Darwin rientrò in patria nel 1836 e si sposò con Emma Wedgwood nel 39. Gli anni dal 36 al 59 furono quelli intensi della elaborazione della teoria della selezione naturale, divenne segretario onorario della società geologica, aveva amicizia e dialoghi di natura scientifica coi maggiori scienziati. La sua dimora era la Down House , nella placida campagna inglese, oggi sobborgo di Londra.. Lì morì nel 1882 e è sepolto nell’abbazia di Westminster, accanto alla tomba di Newton.
[dall’introduzione di Lina Sturmann]