Roberto Ardigò
Casteldidone, 28 gennaio 1828 – Mantova, 15 settembre 1920
Psicologo, filosofo e pedagogista italiano.
Una crisi religiosa molto forte, lo portò a divenire ateo. Smise l’abito ecclesiastico nel 1871, a 41 anni, dopo aver aderito ormai completamente alle posizioni positiviste ed evoluzioniste, che andavano nettamente in contrasto ai dettami della Chiesa cattolica del tempo. Attaccò apertamente il dogma dell’infallibilità papale.
Alla fine, Ardigò venne anche scomunicato, ultimo atto della polemica contro la Chiesa di cui aveva fatto parte.
Con lo sviluppo del positivismo logico e la riscoperta del positivismo, si è avuta una lenta rivalutazione di Ardigò, il maggiore esponente italiano del movimento, assieme a Maria Montessori e, come lei, tra i fondatori della pedagogia e della psicologia moderna, oltre che uno dei maggiori pensatori laici della cultura italiana tra XIX e XX secolo. (Wikipedia)