Monsignor Viganò chiede l’abolizione della laicità e l’imposizione di leggi confessionali.

Monsignor Carlo Viganò, idolo indiscusso dei gruppi neonazisti, continua a fomentare fascisti e negoziosi alla rivolta civile.
Una volta sostenuto che qualcuno vorrebbe imporre imprecisate “dittature”, inizia a chiarire che lui imporrebbe volentieri una dittatura “cristiana” che tolga ogni libertà a chi non si allinea al suo pensiero unico: “Bisogna ridare alla società la sua dimensione spirituale, sanando la secolare ferita inferta da laicismo, liberalismo e comunismo. Cristo Re deve regnare sugli Italiani ancor prima che sull’Italia…”   (Gayburg)