Robert Louis Stevenson
Edimburgo, 13 novembre 1850 – Samoa, 3 dicembre 1894
Scrittore, drammaturgo e poeta scozzese.
Stevenson fu essenzialmente un romanziere e, nel genere avventuroso, come in L’isola del tesoro, rimane insuperato. Tuttavia, la sua cultura e la sua educazione lo portavano piuttosto al romanzo storico, ad esaltare, sulle orme di Walter Scott, le gloriose vicende della vecchia Scozia, la cui atmosfera seppe evocare pure in terre lontane, in maniera così piena e vera da non far rimpiangere il modello.
Stevenson ateo: intorno ai diciassette anni, il bambino gracile, sognatore e timoroso di Dio si tramutò in un giovanotto scapestrato e ribelle, effettuando un apprendistato diverso da quello previsto dal padre e poi professandosi ateo. In quegli anni imparò a conoscere la sua città sia negli aspetti più palesi sia in quelli più nascosti, come si evince dalle descrizioni di Edimburgo: Picturesque Notes e in una dei New Poems. Un simile comportamento, molto frequente nelle famiglie vittoriane negli ultimi decenni del secolo, era principalmente provocato dalla diffusione della teoria evoluzionista di Charles Darwin e dalla sociologia di Herbert Spencer, che inducevano i giovani ad assumere atteggiamenti di ribellione nei confronti della religione e del codice morale repressivo imposto dalla società. (Wikipedia)