Dio salvi Amica Chips.
In un paese laico le pubblicità come l’ultima di Amica Chips, realizzata dal creativo Lorenzo Marini, dovrebbero essere – tanto per rimanere nel medesimo campo semantico – benedette. Neanche per sogno: non si sfruttano i sacramenti. E non si possono sovrapporre, dice l’Aiart – associazione cittadini mediali, una onlus fondata negli anni Cinquanta su iniziativa dell’Azione cattolica che gode evidentemente di forte ascendente e di un profondo ascolto nel settore radiotv – a un prodotto commerciale.
Il blocco allo spot della patatina, accusato di essere blasfemo, la dice lunga su quello che in Italia si considera “problematico” in tv.
(di Simone Cosimi) articolo completo Wired