Così un festival indiano è diventato il più grande focolaio Covid nella storia della pandemia.

Nelle settimane immediatamente precedenti l’inizio del festival, le richieste di annullamento dell’evento, avanzate da medici e scienziati, sono state respinte dallo Stato e dal governo centrale, entrambi governati dal partito nazionalista indù Bharatiya Janata (BJP). Il 21 marzo, su un annuncio pubblicitario a piena pagina sui quotidiani locali, il primo ministro, Narendra Modi, ha invitato i devoti a partecipare al Kumbh Mela, assicurando che fosse “pulito” e “sicuro”. Addirittura il premier dell’Uttarakhand, Tirath Singh Rawat, aveva affermato che “la fede in Dio supererà la paura del virus”.  (fanpage)