Chi è per la pace? Non tutti i religiosi sono bellicisti, né tutti gli atei sono pacifisti.
Benito Mussolini era guerrafondaio e era ateo; ha firmato con il Vaticano i (reciprocamente vantaggiosi) Patti Lateranensi nel 1929. Analogamente nel 1933 il Reichskonkordat, sottoscritto dall’altrettanto bellicista Adolf Hitler che è stato cattolico fino alla morte, al punto di qualificarsi come tale anche nel certificato di matrimonio con Eva Braun, che invece si è registrata come soltanto credente in dio (vedi Franco Cardini).
Insomma, non basta usare il criterio dell’adesione a una religione per finire automaticamente nella colonna dei “buoni” o in quella dei “cattivi”: abbiamo avuto preti, politici, cittadini credenti e atei, partigiani e torturatori, pacifisti e bellicisti.
Però per accettare di uccidere e rischiare di essere uccisi serve una motivazione forte, che può essere religiosa o politica, ma quella religiosa ha qualcosa in più, perché le religioni considerano la “vita terrena” come un semplice passaggio in questa valle di lacrime; lo scopo ultimo è la salvezza nella “vita eterna”.
Poi abbiamo le esortazioni dei papi per la pace (che non costano nulla) e senza cambiare la dottrina (il Catechismo della Chiesa Cattolica) che ammette la guerra giusta (CCC 2309) e il commercio delle armi (CCC 2316).
Inoltre abbiamo l’Antico Testamento, testo sacro per ebrei, cristiani e in parte anche per musulmani, dove possiamo trovare un lungo elenco di simpatiche esortazioni divine a massacrare tutti, talvolta razziando le vergini e le capre, talaltra ammazzando anche queste. E basta fare qualche semplice ricerca sulla rete per trovare chi, tutt’oggi, utilizza la bibbia come profezia, per esempio riguardo alla guerra tra Israele e l’Iran.
Il libro di Geremia, nella Bibbia, contiene un oracolo contro Elam (corrispondente all’attuale Iran sud-occidentale) che profetizza la sua distruzione e dispersione, ma anche la restaurazione della sua sorte alla fine dei tempi (un regime change?). Dopo avere profetizzato sfracelli per Damasco, Babilonia e altre città il profeta si occupa di Elam (Geremia 49,35-39):
35 Così disse il Signore dell’universo: «La potenza di Elam è fondata sugli arcieri, ma io spezzerò i loro archi di guerra.
36 Manderò i venti dalle quattro estremità del cielo; li farò soffiare contro Elam, e farò portar via dai venti i suoi abitanti. Saranno dispersi in tutte le nazioni senza eccezione.
37 Sono molto adirato! Perciò renderò gli Elamiti paurosi davanti ai nemici che li vogliono uccidere; manderò su di loro una grande sciagura: li farò inseguire dai nemici finché non li avrò tutti annientati, perché sono molto indignato.
38 Eliminerò da Elam il re e i capi e io regnerò al loro posto». Così ha detto il Signore.
39 «Un giorno però, ribalterò la sorte di Elam», afferma il Signore.
vedi anche:
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