Serve un altro divorzio.
Il primo l’abbiamo conquistato con la legge n. 898 del 1º dicembre 1970, nonostante l’opposizione della chiesa e della DC, e confermato con il referendum del 1974.
Una legge fondamentale per la libertà, soprattutto delle donne, che in Italia è arrivata tardi e con il compromesso della quarantena della “separazione” (una sorta di obbligo di decantazione che di fatto stigmatizza la scelta di divorziare).
Prima, nel nostro paese, i matrimoni potevano essere interrotti solo “all’italiana” (con il delitto d’onore) o “alla vaticana” (con il costoso e ipocrita annullamento). Ormai solo le Filippine e Città del Vaticano non hanno procedure civili per il divorzio.

Abbiamo però bisogno anche di un altro divorzio: dal Concordato.
Il Concordato e le carenze di laicità ci impongono rapporti con il clero (peraltro costosi) che molti di noi non gradiscono. È un “matrimonio combinato” da parte dei sedicenti difensori delle nostre radici storiche, che negano (agli altri) la libertà di religione, e di non averne.
Nel nostro caso potremmo anche adattare alle nostre esigenze la procedura cattolica dell’annullamento, dichiarando il “matrimonio combinato”, e imposto con il pedobattesimo a chi non può rifiutarlo, come “non consumato”, per l’impotenza del coniuge. Ricorrendo allo sbattezzo o alla semplice indifferenza.

Ma uno Stato laico deve lasciare liberi i cittadini (anzi garantire la loro libertà) di “sposare” le proprie divinità e le proprie confessioni religiose, ma fuori dalla sfera pubblica. Chi vuole mantenere “indissolubile” questo matrimonio può ovviamente continuare a farlo, ma senza imporlo con crocefissi nelle aule scolastiche, vescovi alle inaugurazioni delle opere pubbliche, cappellani in ogni dove, onnipresenza sulle reti Rai, ecc. ecc.
La politica dovrebbe finalmente consentire, ai molti che lo vogliono, di divorziare dalla religione: il periodo di separazione imposto è stato fin troppo lungo.
È ora di divorziare dal Concordato togliendo il richiamo ai Patti Lateranensi dalla nostra Costituzione.