11 ottobre 2018: Michele Mariano, unico ginecologo non obiettore in Molise: “Se per il Papa sono un sicario, allora il mandante è lo stato”

“Sarei un assassino se le donne le lasciassi morire di aborto clandestino, come avveniva prima della 194”

“Io un sicario? Ma che offesa. Io sono un medico che applica una legge dello Stato. E allora chi sarebbe il mandante, lo Stato stesso? Sarei un assassino se le donne le lasciassi morire di aborto clandestino, come avveniva prima della 194”. Reagisce così – intervistato da Repubblica sulle parole del Papa – Michele Mariano, unico ginecologo non obiettore in Molise.
Dirige il reparto di interruzione volontaria di gravidanza dell’ospedale Cardarelli di Campobasso: “E’ la mia trincea. Faccio da solo 400 aborti l’anno”, ma “questo mestiere, sapete, l’avevo scelto anche per far nascere i bambini”. “Nel mio reparto – spiega – arrivano donne non solo dal Molise, ma dalla Puglia, dalla Campania e dalla Calabria. Sanno che qui sono accolte e siamo bravi. Ogni volta che nel Sud chiude un reparto della 194 le mie pazienti aumentano”.
Non si aspettava parole così dure dal Papa, “anche se il pensiero della Chiesa sull’aborto è chiaro da sempre. Ma usare il termine ‘sicario’ e ritenere quindi le donne che abortiscono delle ‘assassine’ è offensivo. Credete che le donne si divertano a sottoporsi a una interruzione di gravidanza? No, non quelle che arrivano da me”. Al Papa vorrebbe dire di “non giudicare ma di avere compassione. Sa quante donne cattoliche arrivano nel mio reparto? Tante. Ed entrano in sala operatoria facendosi il segno della croce”. (huffingtonpost)