Aldo Braibanti

Fiorenzuola d’Arda, 17 settembre 1922 – Castell’Arquato, 6 aprile 2014

scrittore, sceneggiatore e drammaturgo

Scrittore, sceneggiatore e drammaturgo.

Intellettuale “a tutto tondo”, partigiano antifascista e poeta, nella sua vita si è occupato di arte, cinema, politica, teatro e letteratura, oltre ad essere un esperto mirmecologo.

Finì improvvisamente sul banco dell’accusa del Tribunale di Roma nel 1964. Aldo Braibanti ricorderà trentacinque anni dopo: “quel processo, a cui mi sono sentito moralmente estraneo, mi è costato due nuovi anni di prigione, che però non sono serviti a ottenere quello che gli accusatori volevano, cioè distruggere completamente la presenza di un uomo della Resistenza, e libero pensatore, ma tanto disinserito dal mondo sociale da essere l’utile idiota adatto a una repressione emblematica. (Wikipedia)

Braibanti fu perseguitato – e con lui il suo compagno- per la sua omosessualità da quell’Italietta ipocrita e perbenista che si chiudeva ancor di più a riccio di fronte alla grande ventata progressista del ‘68. (libero pensiero)

Vedi anche il nostro commento al film di Amelio Il contesto distorto del Braibanti di Amelio